Accordo sulle terre rare in Ucraina, Trump e Zelensky ai ferri corti

La tensione tra Washington e Kiev si riflette sull'accordo economico tra i due Paesi. Ecco chi ci ha guadagnato davvero.

Donald Trump e Volodymyr Zelensky si sono confrontati duramente sul nuovo accordo che coinvolge le terre rare in Ucraina. Il documento finale, secondo fonti diplomatiche, non include le garanzie di sicurezza richieste da Kiev, ma lascia fuori anche alcune richieste statunitensi, segno di un compromesso difficile.

Il braccio di ferro tra i due leader mostra chiaramente le fratture geopolitiche del momento, mentre sullo sfondo resta l'urgenza di assicurare un controllo strategico su risorse preziose per le tecnologie del futuro.

Un equilibrio fragile

Sebbene non ci siano stati annunci ufficiali su concessioni economiche, l'accordo segna un momento chiave nei rapporti tra Stati Uniti e Ucraina. Molti analisti parlano di un'intesa “provvisoria”, con potenziali sviluppi nei prossimi mesi, soprattutto se il contesto politico americano dovesse cambiare.

Una partita tutta geopolitica

Le terre rare sono sempre più centrali nel confronto globale tra potenze, e l'Ucraina, con i suoi giacimenti, resta un punto di interesse strategico. Tuttavia, senza una garanzia concreta di protezione, la posizione di Kiev resta vulnerabile, come sottolineano molti osservatori internazionali.

Fonte: La Stampa