Identificati per aver cantato “Bella ciao” il 25 aprile: esplode il caso politico nel Tarantino

Durante le celebrazioni del 25 aprile in provincia di Taranto, alcune persone sono state identificate dalle forze dell’ordine per aver intonato il canto partigiano “Bella ciao”. Il gesto, compiuto nel giorno della Festa della Liberazione, ha scatenato un’accesa polemica politica.
L’Alleanza Verdi e Sinistra ha annunciato un’interrogazione parlamentare, chiedendo spiegazioni su quanto accaduto e difendendo il valore storico e simbolico della canzone. Dal canto loro, le forze dell’ordine – rappresentate dal sindacato Unarma – hanno dichiarato di aver agito nel rispetto delle attuali direttive operative.
“Bella ciao”, celebre canto della Resistenza, è da anni oggetto di dibattiti. Per alcuni è un simbolo di libertà, per altri un segno di militanza politica. Questo nuovo episodio riaccende il confronto pubblico su quale significato attribuire a certi gesti durante le ricorrenze nazionali.
Intanto, cresce l’indignazione sui social e tra le associazioni civiche. In molti si chiedono se stia venendo meno la libertà di espressione in nome di una presunta neutralità istituzionale.