Il leader della CGIL, Maurizio Landini, rilancia con forza il sostegno al referendum

Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, è tornato a parlare con fermezza della necessità di dire "sì al referendum" promosso dal sindacato per mettere fine alle morti sul lavoro. "Ogni sì rappresenta un passo concreto verso una maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro", ha dichiarato Landini, durante un’iniziativa pubblica tenutasi il 4 maggio 2025.
Il referendum riguarda, tra le altre cose, l’abolizione delle deroghe sui subappalti, ritenuti da Landini tra le principali cause dell’insicurezza nei cantieri. "Il lavoro non può essere terreno di sfruttamento o causa di morte. Ogni vita persa è una sconfitta per il Paese", ha sottolineato.
La CGIL ha annunciato una mobilitazione nazionale con raccolte firme e presidi in tutta Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica. La battaglia per il lavoro sicuro entra così nel vivo del confronto politico e sociale.