Infarto, donne curate meno e in ritardo: i dati preoccupano

Secondo il Piano Nazionale Esiti, le donne colpite da infarto STEMI arrivano in ospedale in tempo utile la metà degli uomini. Solo il 60% riceve l’angioplastica entro 90 minuti, soglia indicata dal Ministero, ma per le donne il dato è molto più basso.
I sintomi meno riconoscibili, la poca rappresentanza nei trial clinici e dispositivi poco adatti alla fisiologia femminile contribuiscono al ritardo e alla maggiore mortalità post-infarto e post-bypass.
Nel 2023, la tempestività generale è migliorata (dal 57% al 63%), ma restano forti differenze regionali. Serve più attenzione alla medicina di genere e accesso equo alle cure.