Tragedia nel carcere di Terni: detenuto si toglie la vita nel giorno della Festa del Lavoro

Primo Maggio di morte nel carcere di Terni. Un detenuto italiano si è tolto la vita nella propria cella, nonostante fosse detenuto insieme a un compagno. Il gesto estremo è avvenuto nel tardo pomeriggio e ha lasciato sgomenti sia il personale penitenziario che le istituzioni. I sindacati sottolineano l’urgenza di affrontare seriamente il disagio psichico tra i detenuti e la carenza di personale specializzato nelle carceri italiane.
Il Sappe torna a chiedere un potenziamento dei servizi psicologici, più formazione e maggiori risorse per garantire la sicurezza di tutti. "Non possiamo limitarci alla conta delle tragedie", ha dichiarato Fabrizio Bonino. Intanto, cresce la preoccupazione per le condizioni di lavoro degli agenti, spesso giovani e lasciati soli nelle sezioni detentive.
Il suicidio in carcere è una sconfitta per lo Stato, ma anche un grido di aiuto che non può più essere ignorato. Servono risposte immediate, strutturate e umane per tutelare sia chi è detenuto che chi lavora ogni giorno dietro le sbarre.